martedì 31 gennaio 2017

Messina riparte dalla scuola



A Giamplieri Superiore incontro delle scuole della provincia con l’autore de “La scuola bocciata”
 Le scuole di Messina e provincia incontrano Tommaso Travaglino, autore del libro “La scuola bocciata” venerdì 3 febbraio prossimo alle ore 15,30 a Giampilieri Superiore (Messina), paese balzato tristemente agli onori della cronaca per il nubifragio del primo ottobre del 2009, un evento drammatico che sconvolse l’Italia intera e che ha mietuto quasi quaranta vittime, tra le quali tre bambini: Ilaria, Francesco e Lorenzo. 
L’incontro, al quale parteciperanno dirigenti, docenti, genitori e alunni delle scuole di Messina e provincia, organizzato dall’Istituto Comprensivo “S. Margherita”, che ha intitolato a quelle vittime innocenti alcune aule dell’Istituto, si terrà alle ore 15,30 presso la biblioteca del plesso intitolato a Simone Neri, altra giovane vittima, vero e proprio eroe di quel terribile primo ottobre, che perse la propria vita mentre ne portava in salvo altre.

Questo appuntamento con Tommaso Travaglino che solo qualche mese fa ha vinto il "Napoli Film Festival" con "Maledetta Genoveffa", un cortometraggio girato con i suoi alunni, ha generato molta curiosità nel mondo scolastico catanese; curiosità non solo per la presentazione del suo libro, che mette a nudo la fragilità della scuola italiana e ne denuncia l'inefficacia, ma soprattutto per il valore che esprime questo evento, occasione per una riflessione serrata sulla scuola.
Una scuola finora relegata nella periferia del mondo, svilita, marginalizzata, depauperata con tutti i tagli e le economie di bilancio operate dal ministro di turno, bocciata, sballottata a destra e a manca da ogni governo, ma che possiede ancora la consapevolezza di essere speranza di riscatto per i cittadini di Giamplieri, del catanese e per ogni cittadino italiano. 

“Sarà solo nel momento in cui la scuola incomincerà a riflettere seriamente su sé stessa – afferma Travaglino – solo quando questa intraprenderà il cammino per riconquistare quella centralità strategica che le spetta, perché divenga finalmente una scuola non più oggetto ma soggetto di storia, che si accenderà finalmente la speranza, poiché la scuola non educa alle buone maniere, né insegna a leggere a scrivere e a far di conto; la scuola forma l’uomo: un uomo totale, che è anche un uomo morale, critico e che esprime con la sua vita tutta la dignità della sua umanità. 

Dovunque vada ripeto senza fine questo ritornello, che è divenuto ormai una cantilena: - Per combattere la mafia, l’indifferenza, la violenza, la corruzione e ogni atteggiamento disumanizzante non servono leggi, azioni repressive e polizie: serve un esercito di maestri veri - e una società, come quella italiana, che non investe sulla scuola, che non la valorizza, che, nei fatti, non la considera strumento eminente di progresso civile, è una società già in declino, destinata prima al degrado e poi all’estinzione, perché porta la morte nel cuore. Già conosciamo qual è la strada da percorrere per il riscatto di Giamplieri, di Messina, della Sicilia: dobbiamo solo trovare la forza per rivendicare tutto ciò”.
di Orlando Tarallo

martedì 27 settembre 2016

Napoli Film Festival 2016: si impone il film di Travaglino: “Maledetta Genoveffa”


Napoli Film Festival – 18° edizione:
si impone il film di Travaglino: “Maledetta Genoveffa”


Premiato, per “SchermoNapoli” un film divertente, profondo, che pur nella comicità di molti sketch, scava con profondità nell’animo umano.

Prodotto dall’Istituto Comprensivo “Puccini” di Casoria (Napoli) il film, realizzato al termine di un lungo periodo di formazione, ha coinvolto 60 alunni della scuola primaria e alcuni genitori. E su Youtube, in poche settimane, decine di migliaia di visualizzazioni.



Un percorso durato un anno intero durante il quale sessanta alunni di tre classi quinte della primaria, hanno vissuto la scuola in maniera singolare. Attraverso proiezioni di film, discussioni, analisi delle sceneggiature di numerosissime produzioni cinematografiche internazionali, studi degli intrecci narrativi e azioni didattiche che spaziavano dalla scrittura creativa allo studio delle dinamiche della fotografia, i ragazzi coinvolti hanno tenuto lezione entusiasmandosi quotidianamente. Un modo di fare scuola “sperimentale”, possiamo dire, dove le discipline sono divenute realmente strumenti per poter realizzare un sogno, un progetto ambizioso: costruire e poi girare un vero e proprio film.


E il film, questi ragazzi, l’hanno scritto e alla fine realizzato davvero. Guidati da Tommaso Travaglino, che ha al suo attivo una vittoria al Giffoni Film Festival e premiazioni a diversi concorsi cinematografici, da Gea Greco, Patrizia Crisci e MariaRita Esposito, docenti dell’Istituto comprensivo “Puccini” di Casoria – plesso “Cimiliarco”, tra azioni di circle time, animati momenti di brainstorming, durante l’anno hanno partorito prima il soggetto, e poi la sceneggiatura, partendo dai bisogni, dalle sofferenze dei ragazzi, alle quali si è tentato di rispondere con la storia che faticosamente ha visto la luce, poi tradotta in sceneggiatura cinematografica. 


Ne è venuto fuori un piccolo gioiellino di ventiquattro minuti, “Maledetta Genoveffa” che ha sbaragliato tutte le altre produzioni cinematografiche presentate alla finale del concorso, e premiato come miglior film alla diciottesima edizione del Napoli Film Festival – sezione “Schermo Scuola”.


È nel cinema “Metropolitan” di Napoli, dove si è svolta la premiazione, che lunedì 26 settembre scorso i sessanta piccoli attori hanno manifestato tutta la loro gioia ed espresso la soddisfazione non solo per il prestigiosissimo riconoscimento, ma per l’entusiasmante percorso a cui hanno preso parte nell’ultimo anno della loro giovanissima vita scolastica.



“Abbiamo premiato una storia – ha affermato Giovanni Petrone, famoso produttore teatrale e membro della giuria – una storia complessa, profonda, frutto di un lavoro che traspare nell’interpretazione dei protagonisti”.
La direzione del Napoli Film Festival – recita la motivazione della giuria – assegna il premio come miglior film a “Maledetta Genoveffa” perché il lavoro si distingue per il soggetto originale e il coinvolgimento dei piccoli attori, che bucano lo schermo, visibilmente coinvolti nelle interpretazioni.
Dal successo nazionale del suo libro “La Scuola Bocciata” ad un lavoro che testimonia che, insieme ai suoi emozionati colleghi, Gea, Patrizia, Maria Rita, Tommaso crede nella scuola, crede in una scuola che costruisce i suoi pilastri sulla passione, sull’entusiasmo. Uno scrittore che rappresenta un paradosso solo apparente, che si scioglie appena veste i panni dell’insegnante e si spiega nei volti emozionati di quei ragazzi che quella mattina, al cinema “Metropolitan” di Napoli, si stringevano in un abbraccio che non dimenticheranno.

“La scuola dei miei sogni è emozione -  afferma Tommaso – una scuola che in tal senso non ho mai sperimentato come alunno, e che proprio perché me l’hanno sempre negata, da insegnante cerco di realizzare ogni giorno, con tutti i miei limiti, le mie difficoltà, i miei problemi, ma con tutto l’entusiasmo di cui sono capace. E sono stato fortunatissimo perché ho incontrato colleghi stupendi, con i quali c’è un’intesa perfetta: la pensiamo tutti allo stesso modo”.
Quella mattina del 26 settembre scorso al cinema “Metropolitan” di Napoli era presente tutto il cast di “Maledetta Genoveffa”. Un centinaio tra ragazzi, genitori, insegnanti. Lì hanno sperimentato, ancora una volta, che una scuola diversa è possibile, che quel sogno che hanno sempre cullato può davvero avverarsi, ogni giorno.

di Orlando Tarallo

Ecco il link al video completo: